domenica 3 ottobre 2010

Soliti pensieri

                                                                                          E' facile che la societa' di oggi punti il dito su tutto cio' che non sia normalmente riconosciuto,  e quindi il genitore single come il genitore gay, la ragazza madre come il ragazzo gay, vengono visti come esempi da evitare affinche' la societa' detta normale  non venga quasi contaggiata da questi "sistemi malati"!!
Ora mi chiedo: una ragazza madre proviene da una storia sbagliata, siamo d'accordo, e con questa storia, probabilmente vissuta con amore, ha generato un figlio il quale viene considerato non dico neanche come.
Vogliamo condannarla per questo? Non ha diritto ad una seconda possibilita'?

Un matrimonio procede a gonfie vele, intesa su tutto, reciprocamente soddisfatti...non manca niente.
Poi succede qualcosa, un fatto, un incontro, un litigio, un altro....finisce tutto! Ed allora? Condannati per sempre? Non viene preso in esame che magari, come si suol dire, erano troppo giovani oppure, forse, non era vero amore od anche....si possono supporre tante cose ma sta' di fatto che questa coppia non esiste piu'.
Ora, tralasciando concetti cristiani e cattolici perche' altrimenti faccio notte, dovranno vivere il resto della loro vita da soli a masturbarsi il cervello per  capire il perche' degli errori commessi? Suvvia....

Un ragazzo/ragazza non si rende conto, in giovane eta', di avere tendenze importanti e particolari oppure pensa che con il tempo e l'aiuto della persona amata queste possano scomparire del tutto e decide di affrontare il matrimonio ( possa essere sbagliato o meno non e' questo che conta )
Va' avanti, si tiene tutto dentro, arrivano le prime sofferenze, le incomprensioni sino a quando , dimostrando maturita' ed infinito coraggio, sente che non puo' lottare contro se stesso, contro il suo "io", cosi' decide di interrompere quel rapporto sbagliato di coppia abbandonandosi a quello che e' realmente la sua personalita' e la sua normalita'.

Vi sono talmente tantissimi casi, con risvolti psicologici diversi, che non basterebbe un blog a spiegarne le cause ma su una cosa mi sento di premere: tutti noi abbiamo il diritto di vivere felicemente la nostra vita.
Almeno, questa e' gia' una speranza!!

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